Fonti latine | Fonti Greche | Epigrafi |
Le fonti letterarie classiche su Cales non sono abbondanti. Si cercherà comunque di citare tutte le fonti che si riferiscono a Cales (ed ai caleni).
La fonte principale è Tito Livio. C'è un breve passo di Velleio Patercolo, ed altri.
Inoltre si parla di Caleni (persone, vino, vasi): (Cesare , Catone, Cicerone, Orazio , Plinio (Senior) , Svetonio , Tacito , Valerio Massimo ) e nelle epigrafi .
Per tradizioni e leggende: Festo , Virgilio
Altre storie in Silius Italicus, Ovidio, Aulo Gellio, Giovenale, Marziale,
Frontino
Act Triumph. cap. ad. 335 a. c.
Frontino, De aquaeductu urbis Romae;
Sulpicia
Svetonio
Vitruvio, De architectura, VIII, 3; ???
"Ausone, figlio di Ulisse e di Calipso, diede nome Ausonia a quella
prima parte dell'Italia in cui sono le città di Benevento e
Cales ...... da cui dicono anche che fosse fondata la città di
Aurunca.
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Virgilio - Publius Vergilius Maro: Aeneides VII, 723
Hinc Agamemnonius, Troiani
nominis hostis,
curru iungit Halaesus equos Turnoque ferocis
725 mille rapit populos, vertunt felicia Baccho
Massica qui rastris et quos de collibus altis
Aurunci misere patres, Sidicinaque iuxta
aequora quique Cales linquunt,
amnisque vadosi
accola Volturni, pariterque
Saticulus asper
730 Oscorumque manus. Teretes sunt aclydes illis
tela, sed haec lento mos
est aptare flagello;
laevas caetra tegit, falcati
comminus enses.
Un elenco di popoli alleati di Turno nella guerra contro Enea: quique Cales liquunt: "e quelli che abitano Cales".
Il passo va visto nell'ottica della politica Augustea: la pax e la concordia tra i varii popoli della penisola portata da Enea, padre di Roma, nonché il richiamo alle antiche tradizioni, il ricordo delle antiche virtù italiche.
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Pierre Bayle: DICTIONAIRE HISTORIQUE ET CRITIQUE
La copia "anastatica", se così si puo dire, di un dizionario francese del 1700 pubblicato in Olanda dedicato a Carolus Sextus Romanorum Imperator semper Augustus, ac Germaniae, Hispaniarum, Hungariae.... Rex. La quinta edizione. Da NON perdere. In ordine alfabetico.
C'è un Caleno (o Oleno), "le plus fameux Devin de son
tems parmi les Etruriens..".
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Ovidio: (Il mito di Acheloo)
Metamorphoseon Liber VIII, 879
Metamorphoseon Liber IX, 97
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