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Cales: V, 4, 11 (C 249)
Proq de taiq rhueisaiq eti kai aytai Kampanai poleiq eisin vn emnhsuhmen proteron, Kalhq te kai Teanon Sidikinon, aq diorizoysin ai dyo Tyxai ef'ekatera idrymenai thq Latinhq odoy....
Oltre a quelle descritte, appartengono alla Campania, quelle citate prima: Cales e Teanum Sidicinum, i cui territori delimitano le due statue di Tyche ai lati della via Latina....
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Via Latina: V, 3, 9-11
"... la via Latina, che raggiunge l'Appia a Casilinum, città che dista da Capua 19 stadii. Essa comincia dalla via Appia, divergendo da questa da sulla sinistra, vicino a Roma; dopo essere salita per un po' attraverso il monte Tuscolano, tra la città di Tusculum [Frascati] e il monte Albano, scende verso la piccola città di Algidum e la taverna "ad Pictas". Poi si incontra con la Labicana.... Procedendo oltre, sulla stessa via Latina ci sono città e luoghi di residenza ben conosciuti come Ferentinum, Frusino [Ferentino e Frosinone], presso cui scorre il fiume Cosa, Fabrateria, presso cui scorre il Trerus [Sacco], Aquinum, che è una grande città presso cui scorre il fiume Melpis [Melpa], Interamnia, che si trova alla confluenza di due fiumi: il Liri ed un altro. Poi c'è Casinum, anch'essa città importante, l'ultima del Lazio. Teanum, infatti, detta Sidicinum, che viene subito dopo indica con il suo stesso epiteto, che è nel territorio dei Sidicini. Questi sono Oschi, popolo della Campania oggi scomparso, cosicché si potrebbe dire che appartiene anch'essa alla Campania, pur essendo la più grande delle città sulla via Latina. Viene poi di seguito la città dei Caleni, anche essa importante, molto vicina a Casilinum.
vedi anche Via Latina nelle schede.
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V, 3, 6
Yperkeitai d'en th mesogaia to Pvmentinon
pedion:
thn de syxenh tayth proteron Aysoneq vkoyn, oiper kai thn Kampanian
eixon
, meta de toytoyq Oiskoi: kai toytoiq de methn thq Kampaniaq. nyn
d'apanta
Latinvn esti mexri Sinoesshq, vq eipon.
Idion de ti toiq Oskoiq kai tv tvn Aysonvn eunei symbebhke: tvn men gar
Oskvn
ekleloipotvn, h dialektoq menei para toiq Rvmaioiq, vste kai poihmata
skhnobateisuai kata tina agvna patrion kai mimologeisuai: tvn d'Aysonvn
oyd'apaj
oikhsantvn epi th Sikelikh ualatth, to pelagos omvq Aysonion kaleitai.
All'interno si trova la pianura Pomentina: il territorio vicino a
questa
dapprima lo abitavano gli Ausoni, che possedevano anche la Campania, e
dopo
questi gli Oschi che avevano parte della Campania. Ora è tutta
del
Lazio fino a Sinuessa, come già detto.
Una cosa particolare è avvenuta agli Oschi e al popolo degli
Ausoni:
essendo scomparsi gli Oschi, la lingua loro permane presso i Romani,
sicché
poemi vengono messi in scena in gare tradizionali e vengono mimati. Pur
non
avendo gli Ausoni mai abitato presso il mare di Sicilia, tuttavia
ugualmente
viene chiamato Mare Ausonio.
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V, 4, 3
Antioxoq men oyn fhsi thn xvpan taythn
Opikoyq
oikhsai, toytoyq de kai Aysonaq kaleisuai. Polybioq d'emfainei
dyo
eunh nomizvn tayta: Opikoyq gar fhsi kai Aysonaq oikein thn
xvran
taythn peri Krathra.
Alloi de legoysin oikoyntvn Opikvn proteron kai Aysonvn
[oi d'
ekeinoyq] katasxein ysteron Oskvn ti
eunoq,
toytoyq d'ypo Kymaivn, ekeinoys d'ypo Tyrrhnvn ekpesein......
Antioco [uno storico del V sec.] dice che questa terra
era abitata
dagli Opici, che chiama anche Ausoni. Polibio distingue due popoli.
infatti
dice che sia gli Opici che gli Ausoni abitano la regione intorno al
Cratere
[il golfo di Neapolis].
Altri affermano che dapprima gli Opici e poi gli Ausoni la abitavano e
poi
una nazione di Oschi, che furono sconfitti dai Cumani che poi
furono
sconfitti dai Tirreni [gli Etruschi].
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VI, 1, 5
|ApØ gar Låoy prvth polis esti thq Brettiaq Temesh (Temcan d' oi nyn kaloysin), Aysonvn ktisma....
Dopo Laos, la prima città dei Brettii è Temese (che ora chiamano Tempsa) fondata dagli Ausoni... [La precisa collocazione di Tempsa è ignota]